martello falegname

Il Martello

"può schiacciarti il dito"

Per dare un colpo bene assestato bisogna con forza impugnare all’estremità il suo manico che di solito è di legno, l’unico tra i materiali capace di assorbire le vibrazioni dell’impatto. Sarà il massello di acciaio fuso o fucinato a colpire in modo piatto il bersaglio con la parte piana, la testa, mentre dall’altra parte la penna può assumere più forme a seconda del tipo di lavorazione da eseguire.

In molti casi è biforcuta, come la lingua, e con spigoli piani per potere agganciare il chiodo sotto la capocchia ed estrarlo dalla superficie di un’asse o di una tavola dove è stato conficcato. In altre versioni del martello, la forma a spatola, larga e curva, della penna serve a distribuire la colla in modo uniforme sotto l’impiallacciatura, lo strato sottile di legno pregiato da sovrapporre alle superfici di legno comune. Con la testa del martello il falegname picchietterà sulla superficie del piallaccio per posizionarlo, con la penna eliminerà la colla in eccesso che fuoriesce dai bordi.

Ma di qualsiasi lavorazione si tratti, mai allentare la presa di questo attrezzo di falegnameria: il martello va tenuto sempre ben saldo anche in quei colpi leggeri da dare sulla superficie del legno per livellare la composizione di un mobile, per assestare il montaggio delle componenti di un infisso, per assemblare negli incastri le parti di un armadio. In questi casi a essere preso in mano sarà il mazzuolo, un martello a due battenti con massello tutto in legno, di solito quercia bianca o betulla, usato anche per regolare le lama delle pialle o per lavori di ebanisteria.

Del resto, che il colpo sia dato con forza o con delicatezza, il peso di un martello è proporzionato al peso del pezzo da lavorare: più è pesante, più il colpo inciderà sulla superficie battuta dalla forza trasmessa al manico e trasformata in energia d’urto. È anche per questo forse che, visto il peso delle decisioni da prendere in un’aula di giustizia, negli Stati Uniti il colpo alla fine della sentenza pronunciata dal giudice è dato da un martello di legno.